Udienza generale del Santo Padre Benedetto XVI
Quante volte abbiamo sognato di essere al centro del mondo? È possibile esserci. E' un’esperienza che non si dimentica facilmente, soprattutto per chi parte da un piccolo paese si trova catapultato in un contesto multi etnico e multi culturale. Sto parlando di Roma “Caput Mundi”. L’incontro con tante etnie non è avvenuto in una piazza qualunque di Roma, ma nella Piazza più importante del Mondo, dove Cristo abbraccia tutti, Piazza San Pietro.
Entrare in questa splendida Piazza è stato emozionante; le grandi braccia di colonne accolgono chiunque … proprio come se Gesù Cristo in quel momento stesse abbracciando singolarmente ognuno di noi. Quando poi il nostro sguardo comincia a ruotare a destra e a sinistra ecco che si presenta davanti ai nostri occhi, una bellissima immagine, una gigantografia eccezionale di un Uomo altrettanto speciale, che difficilmente dimenticheremo … il Beato Giovanni Paolo II!
Ecco, in quell’immagine, c’è quell’ “Uomo venuto da molto lontano” che sotto il sole cocente stringe forte a sé Gesù Crocifisso … Che dà coraggio e forza per affrontare momenti difficili, tristi e di sofferenza ma dà anche speranza, gioia e serenità! Accanto a quell’immagine c’era una grande scritta che era il motto di questo grande Papa e servitore di Dio, “spalancate le porte a Cristo”, che aveva come sfondo una moltitudine di gente. Questo sta a significare che ognuno di noi deve senza paura accogliere Cristo nella propria vita e deve a gran voce annunciare che Egli è Via, Verità e Vita . I nostri posti erano assegnati, l’Associazione “L’Ora di Gesù” della Diocesi di Taranto indicava quale settore era riservato a noi, prendiamo posto e attendiamo con emozione e gioia che il successore di Pietro, Benedetto XVI, cominci l’udienza.
Vivere in prima persona l’arrivo del Papa è un’emozione indescrivibile … la tv separa, distanzia enormemente i nostri mondi … ma quando sei di fronte a colui che rappresenta Cristo sulla Terra ci si domanda se è vero o solo un sogno.
Alle ore 10.30 ecco che la gran folla di gente comincia ad alzarsi in piedi e a sventolare le bandiere del proprio paese … c’erano ungheresi, americani, spagnoli, francesi, tedeschi, polacchi, … e ovviamente italiani … se non è un’emozione già questa da sola, immaginate voi! Il Papa, Benedetto XVI, arriva sulla sua papa-mobile, vestito di bianco, candido come la neve … in atteggiamento benedicente … la folla acclama, saluta, grida … le lacrime sul viso scendono perché in quella giornata di sole splendeva tra la gente un piccolo Uomo, un Teologo, il Capo della Chiesa … si, piccolo di statura ma di grande importanza!
E poi … le sue parole! La meravigliosa catechesi su Giacobbe che lotta con Dio, piena di significato teologico e umano.
Alla fine della catechesi, il Papa, dopo averla ripetuta nelle diverse lingue, rivolge i saluti: “Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i rappresentanti dell’associazione “L’Ora di Gesù” della diocesi di Taranto, accompagnati dal loro Pastore Mons. Benigno Luigi Papa, e li incoraggio a proseguire con gioia nel loro cammino di fede, diventando sempre più testimoni coraggiosi al servizio della vita e della dignità umana.” La gioia era immensa quando ha salutato e incoraggiato la Diocesi di Taranto nel perseverare in questa iniziativa con tenacia e forza per far sentire ovunque la voce che parla di Dio. Sarà la preghiera, come ha detto il Papa, a cambiare la nostra realtà … noi chiamati a dire si, ad essere testimoni … al servizio della dignità umana, dobbiamo coraggiosamente essere uniti per formare un’unica famiglia in Cristo Gesù.
Parrocchia Santa Maria della Croce-Montemesola