QUANDO ENTRO ALLA PRESENZA
DEL MIO SIGNORE

“Quando per la prima volta sono entrato in una chiesa con l’adorazione, sono stato colpito dal senso di serenità e di pace che si respirava. Mi sono guardato intorno ed ho visto le persone, come fossero assorte e rapite da una presenza invisibile ma reale, che tutte le assorbiva. C’era chi leggeva il suo libretto di preghiera, seduto compostamente nel suo posto. C’era chi fissava l’Ostia Santa, esposta nell’ostensorio, illuminata dalla tremula luce delle candele. C’era chi lasciava scorrere tra le dita il suo Rosario e muoveva impercettibilmente le labbra in una instancabile preghiera. C’era chi in piedi a distanza alzava le sue braccia col viso estatico e sembrava innalzarsi nelle vette della contemplazione. Ho visto anche chi, con gli occhi rossi e le guance rigate di lacrime, viveva un’esperienza di particolare commozione e sembrava sensibilmente toccato dalla Grazia di Dio. Una giovane donna giaceva bocconi sul pavimento nelle immediate vicinanze dell’altare dove era esposta la SS. Eucaristia ed in silenzio sembrava immergersi nella luce che emanava dal Dio nascosto. C’ era anche chi, con un grande sorriso, sembrava parlare con l’invisibile presenza di Qualcuno… “

Ecco la testimonianza molto eloquente di una persona, che mette in risalto molti modi diversi di vivere l’esperienza dell’Adorazione Eucaristica. Ognuna delle figure che la testimonianza indica, esprime una modalità diversa di preghiera ed anche uno stato d’animo particolare. Tante persone diverse, ma ciascuna in una stretta relazione con Dio, presente realmente nell’Eucaristia, ai quali Egli parla, con i quali stabilisce un rapporto, ai quali ispira un modo diverso di preghiera. Ognuno di essi ha una sua valenza ed ognuno rispetta la diversità, lo stato d’animo particolare, il momento della vita che ogni individuo sta attraversando.