Attività
Mons.
Santoro e L'Ora di Gesù in Concattedrale
23
apr.2012, Cncattedrale di Taranto
Sto in mezzo a voi come
uno che vuole adorare insieme a voi il Signore Gesù, presente
nel ss. Sacramento. E' la ricchezza più grande che noi
abbiamo, è la grazia più grande che noi possediamo:
quella di adorare Dio in mezzo a noi. Compagno della nostra vita,
compagno delle difficoltà delle nostre tristezze. Il primo
miracolo fatto da Gesù, è stato fatto in una festa: le
nozze di Cana. Quella festa delle nozze di Cana che sarebbe stata una
disgrazia, e Gesù cede all'intercessione di della madonna,
quando dice agli inservienti:- fate tutto quello che vi dirà.
E così l'acqua si trasforma in vino. Un segno anticipatore del
regno di dio, dove viene in mezzo a noi.Il pane che si trasforma in
corpo di Gesù e il vino si trasforma in sangue Noi stiamo
dinanzi al mistero più grande, al mistero della presenza reale
di Gesù nostro Dio e nostro salvatore tra noi. Il vescovo oggi
si unisce a voi, si unisce a quest'opera di Dio che è L'Ora di
Gesù. Perché è un momento grande, un momento in
cui ognuno di noi si alimenta della presenza del Signore. Si alimenta
della sua grazia. Così si alimentano di Lui le nostre
parrocchie, i nostri sacerdoti. Si alimentano di Lui, le nostre
famiglie, le nostre persone. La grazia del Signore viene in noi e
circola come una sorgente di vita nuova. Noi stiamno qui davanti al
Signore semplicemente come figli che accolgono l'amore del padre,
come figli che ricevono l'amore del padre. Nell'ora di adorazione
l'importante è guardare Gesù, e dire a Lui:- Vieni
Signore Gesù, vieni nella mia vita, in questa difficoltà.
Vieni in questa malattia vieni in questo problema che non riesco a
risolvere. Vieni in questa circostanza della mia casa, della mia
famiglia, dei figli, del mio lavoro, in questo momento di crisi.
Vieni con la tua potenza, vieni con la tua presenza. Semplicemente lo
sguardio al Signore permette di accogliere la sua presenza e la sua
salvezza. Il giovedì santo Gesù si è donato a
noi e si è donato per sempre, si è donato a noi anche
nel sacramento del sacerdozio. Tutti quanti noi dobbiamo guardare
nello stessso punto. Dobbiamo guardare al Signore attraverso il
ministero dei sacerdoti, attraverso il ministero dei vescovi,
attraverso il ministero del Santo Padre che a sua volta guarda alla
presenza dell'Eucarestia. La Parola fatta carne in mezzo a noi. E'
importante nella nostra vita che non ci perdiamo a guardare tante
cose, ma che lo sguardo sia orientato al centro della vita, al centro
che è la resurrezione di Gesù. Così noi
vogliamo, con tutta la nostra diocesi, essere gli adoratori del
Signore e invocare la sua potenza nelle circostanze più
difficili e tristi della nostra vita. Il vescovo insieme a voi adora
la presenza di Gesù, rinnova la sua consacrazione a Dio. Si
adora Gesù e si offre la nostra vita, per essere nel mondo un
ostensorio vivo. Per essere nel mondo coloro che offrono la presenza
di Cristo. Ma cosa possiamo offrire noi di più grande agli
uomini se non il nostro Signore, la presenza di Gesù, la sua
pace, il suo abbraccio, il suo amore. Cosa Dio può darci di
più se non sé stesso e la sua chiesa? Per questo
vogliamo semplicemente adorarlo, rinnovargli attraverso la nostra
obbedienza, la nostra fedeltà, rinnovargli il fatto che
vogliamo seguirlo, nella chiesa, nel parroco, nel vescovo. Questo è
il cammino della nostra vita, rinnovare l'offerta della nostra vita
per noi e per la nostra diocesi. Ringrazio
il Signore per quest'opera di Dio che è L'Ora di Gesù e
chiedo con lo sguardo a Lui: Vieni Signore Gesù, accoglimi,
abbracciami, benedicimi, perdonami, vedi ciò di cui ho
bisogno, non ti allontanare da me, conduci i miei passi, conduci la
mia vita, conduci tutta la nostra chiesa, perché tu sei il
nostro Dio e non c'è amore più grande che il tuo. Tu
che dai la vita per ciascuno di noi. Guarda a noi tutti Signore Gesù,
esauduscici e salvaci
Mons. Filippo Santoro
Arcivescovo
in Taranto