Alexandrina:un miracolo eucaristico vivente

Storia dei miracoli eucaristici


Non è possibile rimanere indifferenti davanti al gran numero di miracoli scaturiti dal sacramento dell'Eucarestia. Sono talmente tanti che alcuni libri hanno provato a riportarli tutti, riuscendo,però ad offrire un elenco parziale. Sant'Ireneo , vescovo e martire, diceva:” Se si crede nell'incarnazione, non si può non credere nell'Eucarestia”.

Miracolo eucaristico di Trani

Nel 1000 circa , una donna ebrea,mescolatasi ai fedeli che assistevano alla S. Messa in Duomo, ricevuta l'Ostia, anziché consumarla, la portò a casa per schernire la fede dei cristiani nell'Eucarestia, Messa in padella con l'olio sul fuoco, non appena l'olio cominciò a friggere, mise l'Ostia nell'olio. A contatto con l'olio , improvvisamente , la particola si trasformò in Carne, da cui uscì sangue che non si rapprese subito. Presa dal terrore ,la donna, prima cercò di nascondere il fatto, poi vinta dal rimorso si mise a piangere. Alle sue urla accorse una gran folla. Del fatto prodigioso fu avvisato il vescovo, che fece portare processionalmente i resti del miracolo in Duomo, dove è ancora visibile.

Miracolo eucaristico di Alatri

Il fatto prodigioso si data fra la fine del 1227 e il 1228: una ragazza, poco più che adolescente, addolorata per amore non più corrisposto, si rivolse ad una maga. Questa le promise che avrebbe riavuto l'amato se avesse preso un'ostia consacrata con cui lei avrebbe creato un filtro miracoloso. Una mattina durante la S. Messa , ricevuta l'ostia anziché consumarla la portò a casa e la ripose in una credenza, non avendo il coraggio di portarla alla maga. Presa dal dubbio se farlo o meno , dopo qualche giorno, riaprì il mobile: L'Ostia si era trasformata in carne viva! I resti del miracolo sono ancora visibili nella cattedrale di S. Paolo Apostolo.

Il miracolo eucaristico di Bolsena

Siamo nel 1263, un monaco alemanno dubitava se l'Ostia consacrata fosse il vero corpo di Cristo e se il vino fosse il vero Sangue. Tuttavia chiedeva costantemente a Dio di eliminare dall'animo quel dubbio. Un giorno, mentre celebrava la S. Messa nel Castello di Bolsena, diocesi di Orvieto, tenendo l'Ostia sopra il calice, all'improvviso la vide trasformarsi in vera Carne, aspersa a tal punto di sangue(eccetto alcune particelle sotto le dita), da macchiare una benda che serviva per pulire il calice. Il sacerdote , stupito cercava di coprire il prodigio sotto il corporale, ma le gocce di Sangue che continuavano a sgorgare bagnavano il corporale con macchie a forma di uomo. Ancora oggi è custodito in un bellissimo reliquiario nel Duomo di Orvieto.

Il miracolo eucaristico di Torino

Nel 1453, a Torino, un prezioso ostensorio che era stato rubato si sollevò da solo senza che nessuno l'avesse toccato, restò a lungo sospeso in aria e poi cadde. L'Ostai invece rimase, rimase fluttuante alcuni istanti ,per poi scendere lentamente nelle mani dell'arcivescovo. Tutto questo avvenne davanti a centinaia e centinaia di fedeli. Fu aperta una indagine e si appurò che tutto era vero. Sul posto fu poi costruita la chiesa del Corpus Domini.

Miracolo nella Reggia di Escorial

Nella reggia di Escorial, in Spagna, è conservata intatta l'ostia che nel 1572 sprizzò sangue dopo essere stata calpestata da un ebreo; il miracolo provocò la conversione al Cattolicesimo dell'uomo e la particola venne racchiusa in un ostensorio arricchito di migliaia di brillanti. Trovandoci davanti al Mistero Divino, la ragione annichilisce, c'è spazio solo per l'adorazione. Ci basta sapere di essere a pochi metri da Gesù, da Dio, con Lui che si fa cibo spirituale per noi

Il nostro miracolo quotidiano

Dal più convinto materialista a noi “cristiani” è inconfutabile che siamo schiavi di ciò che vediamo e tocchiamo. Anche noi cristiani facciamo fatica a prendere coscienza dello spirito che è in noi... ed ancor più difficile diventa avere “Fede”; quella vera, autentica, quella che fa spostare le montagne, che fa i miracoli, che fa vedere Cristo nel Tabernacolo. Allora mi chiedo: quando durante la S. Messa, il sacerdote alza l'Ostia, siamo capaci di vedere Cristo? Quando siamo davanti al Tabernacolo ci rendiamo conto di essere alla sua presenza? Quando in ginocchio lo adoriamo, lo preghiamo, siamo consapevoli che Dio è davanti a noi, in mezzo a noi nell'umiltà più inimmaginabile? Lascio ad ognuno la risposta, ma credo di non essere lontano dalla verità, nel dire che molto spesso siamo lontani con la mente e con noi stessi Avremmo bisogno di un miracolo! Eppure ce ne sono stati ...ma li dimentichiamo...potrebbe anche non essere vero. Ma anche se l'avessimo vissuto potremmo dire: “Sarà vero o c'è qualche trucco? Sara suggestione”? Il Signore aveva ragione...”Uomini di poca fede... duri di cervice”... certo avremmo bisogno di un miracolo! Di quello che piace a Te , Signore. Uno di quelli che servono al nostro bene, quelli che fanno la tua volontà.

Non di denaro, ma di quello che ci doni...
Non di una sistemazione per i figli, ma della capacità di educarli a cercarla...
Non di potere, ma di essere capaci di servire...
Non di essere felice nel comodo egoismo, ma di essere felice nel condividere la gioia della salvezza degli altri...
Non di vivere senza problemi, ma di avere il coraggio e la capacità, la fede di poterli risolvere...
Non di desiderare la mia volontà, ma di accettare con serenità , la tua...
Il dono più grande che il Signore ci ha fatto è Lui stesso nel SS. Sacramento
Andiamo ad adoralo, e coscienti della nostra pochezza, chiediamogli con la forza di cui siamo capaci, la FEDE. Chiedete e vi sarà dato!... Tonino Agresta