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Preghiere in Adorazione
Pietà e Misericordia
Pietà e misericordia, o Gesù, per tutte le famiglie nelle quali, venendo meno l'amore alla vita cristiana, viene pure a mancare la buona armonia e la pace... per tutti i genitori trascurati nei loro doveri, e che coi loro cattivi esempi sono di scandalo ai loro figliuo­li... per tutti gli uomini che non fan­no uso dei mezzi preziosi di santifica­zione da Voi offertici... che trascura­no i santi Sacramenti, e si fanno schia­vi del rispetto umano. Pietà e misericordia, o Gesù, per tanta gioventù, esposta a si gravi pe­ricoli in mezzo ad un mondo che tende ad essa ogni sorta di insidie e di inganni. Pietà, perdono e misericordia, o Si­gnore, per tutti quelli che vi offendo­no ed oltraggiano, per tutti i cristiani indifferenti ed ingrati.

“Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.” (Gv 12,44-46)
Signore Gesù, Tu sei qui, adesso per me.
Sei qui e mi aspetti. Mi aspetti perché mi vuoi bene. Ma devo percepire la tua Presenza. A che servirebbe essere qui, davanti a Te, vivente nell’Eucarestia, se non ti cercassi con speranza, se non ti riconoscessi per fede, se non mi accorgessi che “Tu sei lì”? Se non avverto questa tua Presenza, come potrà sorgere in me la preghiera? Se non avverto questa tua Presenza, come potrò incontrarmi con Te, faccia a faccia?

Tu sei qui, e in questo momento mi guardi; io sono nella luce di questo tuo sguardo, me ne sento avvolto. E’ meraviglioso essere circondato dal tuo sguardo! Tu sei qui e mi aspetti, con tanta pazienza e sempre con amore. Quante lunghe attese….Signore, perdonami! Sarò più attento, più premuroso, più desideroso d’incontrarmi con Te, che sei qui e mi aspetti con immutato amore.


Non Potevi
Non potevi, Signore, scegliere niente di più significativo che il pane per rivelarci le intenzioni del tuo Cuore. Il pane è semplicità, il pane è quotidianità, il pane è sazietà, il pane è provvidenza, il pane è per tutti.
Tu hai preso del pane per chiamarlo “tuo Corpo”, Tu hai preso del vino per chiamarlo “tuo Sangue”. Quella sera, di quel giovedì, ribaltò tutto l’ordine delle cose, si chiamò “Santo” perché Tu rivelasti un modo nuovo di amare. Quello di dare la tua stessa Vita, quello di farsi mangiare, quello di diventare sacrificio d’amore. Così, il nostro amare sarà vero solo se anche noi saremo pronti a donarci, con un amore più grande, a coloro che ci amano. Questa Eucaristia diventa così memoria di questo tuo amore più grande, un amore che sa accogliere chiunque e sa condividere la gioia di quel Regno che Tu Signore sei venuto ad annunciare.

In quel giovedì santo si compì un miracolo che nessuno avrebbe previsto. I tuoi discepoli, Signore, si erano abituati a vedere i miracoli da Te operati sugli altri, ma ebbero la perplessità a capire che quel pane e quel vino ora erano diventati Te, la tua Presenza, la tua Parola, il tuo Amore, la tua Offerta, la tua Tenerezza. Le parole di quella sera, Gesù, rimarranno nel nostro cuore. “Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo,” “Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue, il sangue della nuova ed eterna alleanza versato per voi. Fate questo in memoria di me”.


Il Pane della Vita

Signore Gesù, Tu sei il Pane vivo, Tu sei il pane di Dio, Tu sei il Pane disceso dal cielo, Tu sei il Pane per essere mio cibo. Quando mi accosto a Te nella comunione, fa’ che comprenda la profondità di questo mistero! Tu sei sempre pronto ad incontrarmi: fa’ che io cammini verso di Te, fa’ che io permetta di essere attratto da Te. Fa’ che ci sia sempre in me un’assoluta disponibilità, perché Tu possa travolgermi con la forza del tuo amore, e da questo mondo condurmi al Padre. Quando vieni a me nella comunione, illuminami per capire che mi sto sottomettendo alla tua azione divina. Donami la capacità di scoprire di essere faccia a faccia con il mistero del tuo amore per me. Fammi comprendere la tua chiamata, quella vocazione personale, ineffabile e misteriosa, a divenire una “cosa sola con Te e il Padre”. Radica in me la convinzione di appartenere a Te, di essere tuo possesso. Conferma in me il tuo dono, il dono completo di Te stesso a me! Si, o Signore, voglio appartenere a Te, così da poter dire con l’apostolo Paolo: “Nono sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”.


Una Presenza Misteriosa

“Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. ( Lc 24,30-31)

Signore Gesù, credo che sei nell’Eucaristia, vivo e vero. Tutto ciò che fa di Te una Persona, il Figlio dell’uomo ed il Figlio di Dio, tutto è presente. Credo che sei presente Tu, nato a Betlemme dalla Vergine, crocifisso sul Calvario, risorto il terzo giorno ed ora nella gloria alla destra del Padre. La tua Presenza, Signore, è misteriosa e invisibile; se anche non vedo nulla, se anche non sento nulla, credo fermamente , o Signore, che Tu sei realmente presente, perché Tu l’hai detto! Quando sei venuto in mezzo a noi, in terra di Palestina, nascosta era la tua divinità, evidente la tua umanità. Ora nel mistero eucaristico, velata rimane anche la tua umanità.
Questo esige fede grande, questo reclama fede viva. Signore, accresci la mia fede, Signore donami una fede che ama. Tu che mi vedi, Tu che mi ascolti, Tu che mi parli, illumina la mia mente perché creda di più; riscalda il mio cuore perché ti ami di più! La tua Presenza, mirabile e sublime, mi attragga, mi afferri, mi conquisti. In ginocchio professo la mia fede in Te: “Signore mio e mio Dio”!


Adorare è Amare

Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei. ( Lc 1,38)
Signore Gesù, fa’ che la mia adorazione sia un atto di amore; fa’ che sia un movimento del cuore e del pensiero: amore e pensiero per Te, Persona amata, qui presente.
La mia preghiera non sia fatta di formule ma di partecipazione interiore. I miei occhi fissi su di Te, il mio interesse incentrato su di Te, dicano il mio amore per Te.

Apri la mia vita a Te così che possa dirti: “Eccomi!”

E aprendomi a Te nascerà il bisogno di comunicare, pregare, adorare e ascoltare. E tutto questo per amore! Sarà un darti del tu, sarà parlare con Te senza pose, con tono familiare e amico, sarà un dialogare con Te col cuore in mano e con totale fiducia. Se è vero, o Signore, che quando prego ti guardo, è ancor più vero che Tu guardi me: mi guardi con i tuoi occhi colmi d’amore. Si crea allora un incrocio di sguardi: io ti ascolto e Tu mi ascolti, io ti ricordo e Tu mi ricordi, io ti cerco e Tu mi cerchi, io ti parlo e Tu mi parli.
Questa, o Signore, è la reciprocità dell’amore. Come Maria: Tu l’hai guardata e amata e lei in religioso ascolto, ha capito. E ha risposto: “Eccomi, avvenga di me quello che hai detto”.
Gesù, liberami
O Gesù, tu ti rendi presente a me perché sei amore, perché mi ami, perché vuoi travolgermi nel tuo amore. Gesù, liberami, da tante presenze - sentimenti, affetti, ri­cordi, impegni, preoccupazioni... - per poter percepire solo questa tua presenza, altrimenti a che mi servirebbe essere qui, davanti a te, se non mi accorgessi che tu sei qui, davanti a me? Signore Gesù, rendi certa e forte la mia fede; apri i miei occhi alla tua luce; attira il mio udito all'ascolto della tua parola. Solo così sarò sicuro e convinto che tu sei qui, che mi aspetti, che desideri vedermi, parlarmi... Solo così sarò più attento, più desideroso, più premuroso d'incontrarmi con te, di trattenermi con te, che sei sempre qui, e mi aspetti con tanta pazienza e sempre con amore. Gesù, quante lunghe attese... Perdonami, Signore! Anche in questo momento, da questa tua presenza eucari­stica, tu mi guardi, Gesù. Sono nella luce di questo tuo sguardo divino, me ne sento avvolto. É meraviglioso, Gesù, essere circondato dal tuo sguardo. Mi penetri, mi conquisti, mi trasformi, mi rendi tua luce, tua trasparenza, tua traslucenza. Sarà la mia conversione... la mia risurrezione. O Vergine Maria, tu che vivesti una vita tutta permeata dalla presenza di Gesù, vieni in mio aiuto perché anch'io possa vi­vere con Gesù e per Gesù.
Con Gesù Eucaristia
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,2) Signore Gesù, da ricco che eri, sei diventato povero, facendoti uomo. Tu, splendore del Padre, tu, luce da Luce, tu, sole di giustizia. Sei nato povero, sei vissuto povero, sei morto povero... e ancora povero sei nel mistero eucaristico. Per la tua presenza nel sacramento hai scelto un pezzo di pane. Quanto sono lontano dal tuo insegnamento: "Beati i poveri". Di quante cose mi devo liberare, per accordarmi con la tua parola: "Chi ha due tuniche ne dia una a chi non l'ha". E quella tua affermazione: "Non si può servire due padroni", non è che l'abbia molto compresa; quanti compromessi con il denaro.... E che dire della fiducia nella provvidenza? 1 gigli nel campo e gli uccelli nell'aria, sono rimasti solo degli splendidi esempi... Quanto attaccamento alle cose, quante sicurezze, quanto desiderio di possedere, quante previdenze.... Signore Gesù, di quanta luce ho ancora bisogno per comprendere che sei tu l'unica vera ricchezza; di quanta forza ho ancora bisogno per sradicarmi da un mondo di vanità. Ogniqualvolta verrò davanti al tuo tabernacolo ricordami che devo rendere la mia vita più semplice, più austera, più evangelica.
Mio Signore, mio Dio
Prostrato dinanzi a Voi mi inabisso nel mio nulla e nella mia in­degnità. Conosco di essere debole e vile, pieno di miserie, mentre Voi sie­te il Grande, il Forte, l'Onnipotente... Sono peccatore e Voi siete il Santo dei santi. Dall'abisso delle mie miserie e del mio nulla io vi adoro, o Gesù, e vi confesso, mio Dio, mito Creatore, mio Redentore. Se ho qualche cosa è vostra, è un dono della vostra bontà: sono vostro in tutto e in ogni istante; a Voi dun­que il mio ossequio, la mia dipenden­za, la mia adorazione. Conosco l'infinita distanza che passa tra Voi, Creatore, e me, povera crea­tura. Ma questa infinita distanza, nel­'infinito vostro amore Voi avete volu­to sopprimerla. Vi siete fatto nostro Padre, nostro Fratello, nostro Amico; siete restato con noi realmente presen­te in questo Sacramento d'amore, e da noi richiedete solo amore. E io vi amo, o Gesù, e vorrei ve­dervi amato da tutti. Vi adoro insieme cogli Angeli, coi Santi, con tutte le anime buone; vi adoro per quanti non vi conoscono e non vi amano. Vi ado­ro, magnificando, glorificando, benedi­cendo la vostra infinita Maestà. Vi ado­ro, invitando tutti ad unirsi alla mia a­dorazione.

Fede Viva
O Buon Dio pieno, di fiducia sto di­nanzi al trono vostro di grazia e di misericordia e vi prego di accordarmi le grazie di cui ho tanto bisogno sia per l'anima sia per il corpo. O Gesù Sacramentato, concedetemi anzitutto la grazia di una vita veramen­te cristiana, la forza di vincere le mie passioni e la perseveranza finale che mi aprirà le porte del cielo: sopratut­to, o Signore, datemi la grazia di una fede viva e di un amore forte, genero­so, disinteressato per ben conoscervi e adorarvi nel divin Sacramento del­l'Eucaristia. Imploro altresì il vostro aiuto, o mio Salvatore, per la santa Chiesa, per il Papa, il Vescovo e i sacerdoti di questa diocesi. Imploro la vostra protezione per le nostre famiglie, per i parenti, amici e nemici e per tutte le anime dei fedeli defunti.